La Marcia per la Pace compie 50 anni - Arci Padova

La Marcia per la Pace compie 50 anni

perugia-assisi

Domenica 25 Settembre 2011 si svolgerà la 50° edizione della Marcia Perugia-Assisi. Quest’anno, oltre a celebrare l’impegno che assunse cinquant’anni fa Aldo Capitini del Movimento nonviolento “nell’iniziare un percorso di pace”, la Marcia avrà come tema principale: “la PACE e la FRATELLANZA dei popoli”.

Anche a Padova si sta organizzando la partecipazione con le seguenti modalità:

PROGRAMMA

ore 03.30 Partenza da via Longhin (davanti sede CGIL di Padova)

ore 09.00 Arrivo a Perugia

ore 17.30/18.00 Partenza per il rientro

INFO E PRENOTAZIONI:
ACLI – 049/8643766
Associazione per la Pace 3381357097
CGIL Padova – 049/ 8944260
ARCI PADOVA – 049/8805533

COSTO PULLMAN: euro 25

La Marcia organizzata dalla Tavola per la Pace e dal Coordinamento Enti Locali per la Pace, ha ricevuto l’adesione di oltre 4000 giovani, e di oltre 600 organizzazioni ed associazioni, sia nazionali che locali. A PAdova aderiscono: ACLI  – ACS  – Agronomi e Forestali S. F. – ARCI – Associazione per la Pace – Beati i Costruttori di Pace  – Donne in Nero – CGIL  – Libera – M.I.R.

Per chi non potesse partecipare alla Perugia-Assisi,  a Padova,i svolgeranno celebrazioni per il cinquantenario della Marcia nel pomeriggio del 25 settembre organizzeremo un corteo simbolico per le vie del centro padovano che si collegherà via radio a quello di Assisi.

Nei giorni precedenti, il 23 e 24 settembre, si svolgerà il Meeting “Mille giovani per la pace”, al cui programma Arci sta attivamente lavorando insieme alle altre organizzazione della Tavola. Con l’occasione rilanceremo, insieme ad Arci Servizio Civile, la campagna di sensibilizzazione a sostegno del Servizio Civile Nazionale e per la riduzione delle spese militari a favore della spesa sociale.

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COMUNICATO

Ci sono persone che meritano la tua e la nostra attenzione. Giovani che non riescono a trovare un lavoro, altri che vivono nella precarietà, ragazze e ragazzi che non si possono permettere di studiare, persone che si sentono uno zero perché nessuno le ha mai valorizzate, gente intimidita e ricattata dalle mafie e dalla criminalità organizzata, famiglie che faticano ad arrivare alla terza settimana, gente senza casa, persone che pagano le tasse nel nostro Paese a cui neghiamo i diritti di cittadinanza, operai che muoiono sul lavoro, anziani soli e abbandonati, giovani che perdono la vita per difendere i diritti umani, bambini strappati all’infanzia e alle proprie famiglie, donne violentate, abusate e sfruttate, persone terrorizzate dalla guerra e dalla violenza, gente che muore ammazzata in carcere, altra che muore nel deserto o nel Mediterraneo cercando di sfuggire alla guerra, alle persecuzioni e alla miseria. Ci sono donne, bambini e uomini a cui non viene nemmeno riconosciuta la dignità di esseri umani, che sopravvivono in condizioni drammatiche senza pace né giustizia”.

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