Comunicato stampa
L’Arci, da anni contribuisce con i propri progetti e azioni a costruire una cultura dell’accoglienza attenta alle persone e a far crescere Comunità.
Il dramma dei profughi pone questioni che interrogano tutti, e proprio per le possibili ricadute sociali e culturali che un fenomeno così complesso può avere nelle nostre Comunità, richiede a tutti uno sforzo di “buon senso” che sappia guardare oltre le campagne elettorali. Ognuno è chiamato, per la parte di responsabilità che gli compete, a far fronte a una situazione inedita e difficile, a partire da chi una situazione di esodo la vive sulla propria pelle. Ci sono aspetti locali, nazionali e internazionali di portata storica, di cui tener conto e saper declinare con grande fermezza in un orizzonte di nuova civiltà.
Proprio per queste ragioni riteniamo non serva a nessuno, in primis ai profughi stessi, alimentare un clima dove la semplificazione porti a contrapposizioni pregiudiziali, invece che a uno spirito collaborativo nella direzione della costruzione di risposte difficili, inedite e complesse.
Per queste ragioni, l’Arci continuerà nel suo impegno quotidiano di costruzione e affermazione della cultura dell’accoglienza e del dialogo, alla base della cultura di Pace che contraddistingue la nostra storia, consapevole – nel contempo – dei problemi e delle questioni che l’accoglienza pone a una Comunità articolata e complessa come la nostra.
Nel merito della Manifestazione di venerdì “Padova accoglie”, pur condividendone i contenuti dell’appello, per le ragioni su esposte preferiamo NON ADERIRE per affermare il ruolo propositivo delle associazioni e richiamare le forze politiche ad un impegno fattivo nei confronti dei migranti e il Sindaco ad esercitare il suo ruolo di garante della “convivenza civile” in città.
ARCI PADOVA