Festival di apertura per Zoo
Venerdì 14 settembre lo Zoo-contenitori culturali riapre le attività. Alle ore 21 vi aspettiamo in via Dietroduomo 14/1 per uno speldido concerto di musica classica indiana, con Paolo Avanzo al sitar e Lorenzo Danieletto alle tabla. Sabato 15, poi, sempre alle 21, non perdetevi: “..E corsi a vedere il colore del vento..”, una serata su Fabrizio de Andrè, con Guido Rigatti, Angelo Mussoni (voce e chitarre). Domenica 16 danza orientale e moderna.
Ingresso libero! Per info:Circolo Arci Zoo-contenitori culturali via Dietroduomo 14/1 – Padova tel.049/656781 – 347/4040006 (in orario 17-20) info@zoo-arcipd.it Guido Rigatti e Angelo Mussoni
…E CORSI A VEDERE IL COLORE DEL VENTO…
Fabrizio de André: CANZONI E “PARLATE”
Quando avevo otto o nove anni, con i miei pochi sudati risparmi feci ai miei genitori un regalo, un disco: il Volume 3 di Fabrizio de Andrè. Sono cresciuto con de Andrè; una sorta di fratello maggiore lontano fisicamente ma sempre aleggiante in casa, pronto con la sua voce, a raccontarmi avventure di straordinaria normalità, amori densi, bandiere libertarie, a fornirmi dritte di vita, terrestre spiritualità, suggerirmi ora lacrime, ora sorrisi disincantati. Le sue canzoni non mi hanno cambiato la vita, me l’hanno solo resa più intensa e ricca di sfumature. Fabrizio non è stato per me un faro ideologico ma il mio insegnante di educazione “sensuale” e filosofica. Con me Angelo Mussoni alle chitarre e alla voce, che ha de Andrè nel DNA. Non potevo fare questa serata senza di lui, che negli spettacoli su “Faber” è con me, inossidabile fratello in musica, da più di dieci anni, da quando, assieme, abbiamo cominciato a proporlo in pubblico. Verranno, a sedersi, per un brindisi con noi sulla “me’ riva” Luisa Ereno, Roberto Caruso, Paolo Agostini, Andrea Dainese, Michela Furin, Gigi Parise, Enrico Milani. Aspetto sorprese. Saremo felici di accogliervi assieme a Valeria, padrona di casa, che come sempre mi dà la possibilità di incontrarvi, e dividere assieme momenti di intensa pace. A presto Guido Rigatti