Elezioni Parlamento Europeo (6-7 giugno)
“Unione Europea: anche se tu non ti occupi di lei, lei si occupa di te. e ti cambia la vita. Occuparsi di Europa conviene.”
Il 6 e 7 giugno siamo chiamati al voto per eleggere il Parlamento europeo.
L’Eurobarometro, che è lo strumento di sondaggi che per l’Unione Europea raccoglie le opinioni della popolazione, prevede il rischio che solo il 30% degli aventi diritto al voto si recherà alle urne.
Se così fosse, una ombra molto oscura si addenserebbe intorno alla costruzione dell’Unione Europea.
E’ vero che il Parlamento europeo ha poteri più limitati rispetto a quelli nazionali, perché il potere legislativo e esecutivo sono concentrati nel Consiglio. Ma sta progressivamente aumentando il suo ruolo, e oggi con il meccanismo della codecisione può intervenire su molte materie importanti.
E’ vero anche che manca in Europa un riconoscimento effettivo del potere dei cittadini e delle cittadine, e che un ruolo cruciale è assegnato ai Governi, alle burocrazie, ai poteri economici e alla Banca Centrale.
Ma proprio per questo è importante andare a votare, utilizzando uno dei pochi strumenti che abbiamo per intervenire nelle scelte europee, il Parlamento, che è eletto da noi.
Oggi l’Unione Europea decide moltissime cose che si riflettono nella nostra vita di tutti i giorni.
Orario di lavoro lungo o corto, privatizzazione dei servizi o servizi pubblici, nucleare o energia solare, agricoltura delle multinazionali o coltivazioni locali e biologiche: sono solo alcune delle tante questioni su cui il Parlamento Europeo discute e vota, insieme ai temi di politica estera, di cooperazione internazionale, delle politiche climatiche e sociali.
In Italia c’è tanta disattenzione rispetto alle politiche europee. E’ un modo per tenerci fuori da discussioni importanti, e bisogna invece stare attenti a quello che succede a Strasburgo e Bruxelles, perché ci riguarda, tanto più oggi di fronte alla crisi globale che impone scelte importanti e pretenderebbe cambiamenti seri.
Ora, poi, è di moda criticare i Parlamentari europei, che prenderebbero un ricco stipendio per non fare nulla. Non bisogna generalizzare: tantissimi Parlamentari europei lavorano intensamente. Un motivo in più per scegliere quelli giusti.
Nel Parlamento c’è tanto dibattito e tanta lotta politica. Anche in Europa si confrontano proposte oscurantiste e proposte progressiste , ogni giorno e su ciascuna questione.
scarica-il-volantino-informativo