Arci Nuova Associazione è un’organizzazione di promozione culturale e sociale.

Parlami di me

“Lo straniero ti permette di essere te stesso,
facendo di te uno straniero”.
(Edmond Jabès)

La condizione femminile, in Italia e nel mondo, necessita di maggiore interesse e consapevolezza da parte della società civile; spesso si presentano le conseguenze della violazione dei diritti o della dignità femminile, ma si analizzano troppo poco le cause che generano queste situazioni.

Purtroppo il fenomeno della violenza contro le donne è un’emergenza sociale preoccupante e radicata, che colpisce moltissime donne, sia italiane che straniere. Ma le donne immigrate risultano più indifese: lontane dalla loro famiglia di origine e dagli affetti di riferimento, con problemi a comunicare in una lingua straniera e la paura di perdere la possibilità di stare in Italia, spesso non denunciano i soprusi di cui sono vittime.

Obiettivo del progetto “Parlami di me” è quindi sensibilizzare la cittadinanza sulle problematiche che riguardano i diritti e le pari opportunità delle donne, con uno sguardo particolare alle esperienze di vita delle donne immigrate.

Risulta quindi fondamentale partire da una riflessione sulle donne migranti e sulla loro capacità di far coesistere nel vissuto quotidiano rappresentazioni, valori e credenze appartenenti sia alla cultura occidentale che alla loro tradizione, facendole diventare delle vere e proprie mediatrici tra culture diverse e, a volte, distanti.

Crediamo che la conoscenza della loro condizione e della storia che le ha portate ad una scelta difficile, come quella di emigrare, possa generare empatia e comprensione e favorirne l’inclusione. Ma può anche incoraggiare una riflessione più ampia sulla condizione femminile in generale.

Siamo convinti che una delle strade da perseguire per vedere realizzati i diritti umani e le pari opportunità sia quella di sradicare gli stereotipi che comunemente ci portano a “classificare” le persone a seconda del genere o dell’etnia attribuendo loro ruoli specifici, promuovendo la cultura delle differenze positive.

L’unica strada possibile è quella di avvicinare, colmare le distanze, far conoscere l’altro/a per superare la diffidenza e poter guardare, oltre alle semplici etichette, alle persone.

Rimettere al centro la persona è anche ridiscutere sul grado di responsabilità che ognuno di noi può mettere in campo per rendere civile una convivenza.

«Le differenze – come ci insegna Umberto Eco[1]esistono e vanno riconosciute. L’unico modo per vivere pacificamente insieme agli altri è accettare le differenze, in quanto ogni essere umano è unico».

Nel Manifesto per la Cultura prodotto dall’Arci Veneto, infatti, al punto 3 si afferma: «È necessario ripensare il concetto di COMUNITÀ: assumendo la complessità come ricchezza e dando dignità alle differenze».

Un percorso necessario affinché i nostri silenzi o la nostra indifferenza non siamo humus alla cultura della violenza nelle sue diverse manifestazioni. Puntare sul concetto di “differenze positive”, sostenere la ricchezza insita nelle diversità culturali e di genere, diventa la base culturale per mettere in campo valori comuni.


[1] U. Eco, Accettare la diversità, manuale interattivo

VII edizione 2011 – Differenze Positive

in programma

In programma

Venerdì 15 luglio

20.30 Aperitivo multietnico con l’associazione CUI
21.30 Carichi Sospesi in
GRAZIE! Senza gli immigrati saremmo perduti
Con Silvio Barbiero
Regia di Marco Caldiron
C’è una politica velenosa che crea falsi antagonismi e infondate paure. Con la nostra lettura proveremo a dimostrare, con argomenti esemplari, che c’è un solo sentimento lecito nei confronti degli immigrati: la gratitudine.

Sabato 16 luglio

Teatro della Cooperativa
LA NAVE FANTASMA
Con Bebo Storti, Renato Sarti
Regia di Renato Sarti

l 25 dicembre del 1996, al largo delle coste siciliane, affondò un piccolo battello carico di migranti provenienti dall’India, dal Pakistan e dallo Sri Lanka. Le vittime furono 283: la più grande tragedia navale avvenuta nel Mediterraneo dalla fine della Seconda Guerra Mondiale; passata totalmente sotto silenzio. In scena Bebo Storti e Renato Sarti che, in una sorta di cabaret, tragico estremo e scioccante, coinvolgeranno gli spettatori nella rievocazione della vicenda e nella riflessione su uno degli argomenti più scottanti dei giorni nostri. PREMIO GASMAN / Città di Lanciano 2005 Miglior Testo Italiano

Domenica 17 luglio

LADY GRAY
Con Isabella Ragonese
Regia di Pierfrancesco Pisani

Lady Gray è una riflessione sull’identità femminile. I pensieri di una ragazza come tante, espressi in un monologo vivido e disarmante che ne rivela la vita per quello che è veramente: selvaggia, energica, con profondi dolori e gioie intense. L’ordinario, il quotidiano, trasformati da una voce che riesce a rivelare quel che giace sotto la superficie.

Lunedì 18 luglio

SEXMACHINE
Di e con Giuliana Musso
Regia di Massimo Somaglino
Musiche in scena Igi Meggiorin

Sexmachine ovvero del bisogno di ricerca di sesso altro. Le prostitute si possono chiamare in molti modi: meretrici, fallofore, puttane, cocottes, passeggiatrici, belle di notte, lucciole, troie, sexworkers, donnacce, donne facili, donnine leggere… I clienti si chiamano clienti. Mentre il mercato si espande e la domanda di sesso mercenario cresce, crescono gli abusi, i crimini, e si concretizza, sotto forma di leggi dello Stato, la voglia di ridurre la libertà delle donne e di limitare il loro diritto ad esercitare con dignità e sicurezza il loro mestiere. PREMIO DELLA CRITICA 2005 (Associazione Nazionale Critici di Teatro)

Lunedì 25 luglio

20.30 Aperitivo multietnico con l’ADF – Associazione Donne Filippine
21.30 film Vietato Sognare
Di Barbara Cupisti

Negli Stati Uniti, l’ex combattente palestinese Ali Abu Awwad, già nella prima Intifada e ora uno dei leader del movimento pacifista ‘Al Tariq’, e l’ex soldato israeliano Elik Elhanan, un portavoce dell’associazione ‘Combatants for Peace’, tentano di trovare una soluzione al conflitto attraverso il dialogo e la nonviolenza. Dopo aver abbandonato la via della vendetta, cercano di trovare una nuova strada nel reciproco ascolto delle motivazioni del nemico, nonostante le rispettive opinioni pubbliche sembrino sorde ad esse.

Premio come miglior film alla II edizione del Bahrain Human Rights International Film Festival (2009). “Premio Amnesty Italia 2009 – Cinema e Diritti Umani” alla 45ma Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro (2009)

L’iniziativa è promossa da Arci Padova, con il contributo del Comune di Padova (Unità di progetto Accoglienza e immigrazione) e della Camera di Commercio di Padova, in collaborazione con il Consiglio di quartiere 4 e circolo Carichi sospesi e il coinvolgimento di numerose realtà e associazioni del territorio.

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