LA SCUOLA DI MUSICA COMPIE 20 ANNI
La Scuola di Musica G. Gershwin
festeggia i suoi vent’anni di attività
Per noi potrebbero essere 24, come denuncia un manifesto del 1985 che racconta questa nascita gloriosa di una Scuola di Musica, tra le prime in Italia, nella sede dell’ARCI di Padova.
Ma siccome i figli, si sa, esistono quando cominciano a camminare con le proprie gambe, si può dire che senza Maurizio e Roberto la Scuola non sarebbe diventata quella che è. A dimostrazione del fatto che non basta avere delle buone idee, ma sono necessarie anche tante altre qualità, in primis una significativa consapevolezza degli obiettivi da raggiungere e tanta volontà.
Ma 20 anni, è vero, sono passati da quando vi fu “l’esodo” della Scuola dalla sede “madre”, con Camardi che covava qualche perplessità….. perché a cominciare a volare da soli si ha sempre un po’ paura.
Stagioni straordinarie abbiamo attraversato insieme, dando gambe alla filosofia che “condividere valori porta a condividere progetti, ma soprattutto a farne partecipi anche gli altri, perché socializzare è crescere insieme….Di questo ringrazio, a nome di tutta l’ARCI, la Scuola, e in primis Maurizio e Roberto che, anche quando avrebbero potuto fare a meno dell’ARCI, hanno deciso di rimanerci per crescere insieme e quindi partecipare dei loro successi, tanti, tutta l’associazione.
In questo mondo consumista che ha bisogno di persone fragili per avere più “clienti”, purtroppo per qualsiasi merce, di una Scuola di Musica che persegue un progetto culturale rivoluzionario, proprio perchè promuove percorsi per alimentare creatività e quindi forza, dignità e quindi autonomia di giudizio nelle persone, beh ce n’è sempre più bisogno.
Insieme quindi, felici di senso e responsabilità, per altri 100 anni.
Un abbraccio affettuoso e buona festa a tutti.
Marina Bastianello
Non ho bisogno di denaro.
Ho bisogno di sentimenti,
di parole, di parole scelte sapientemente,
di fiori detti pensieri,
di rose dette presenze,
di sogni che abitino gli alberi,
di canzoni che facciano danzare le statue,
di stelle che mormorino all’ orecchio degli amanti.
Ho bisogno di poesia,
questa magia che brucia la pesantezza delle parole,
che risveglia le emozioni e dà colori nuovi.