Cineforum: “Una finestra sulla Palestina”
Da venerdì 19 ottobre, quattro serate di cinema per assaporare voci, sapori, geografie e storie da un paese dimenticato: per aprire una finestra sulla cultura e la storia palestinese e per ridare voce e visibilità ad un popolo che continua a resistere.Ecco il primo appuntamento:
Venerdì 19 ottobre, alle ore 19.00, nella sala Polis Nova, via Due Palazzi (Altichiero)
“PALESTINA PER PRINCIPIANTI. EDUCAZIONE
SENTIMENTALE DI UN BASSISTA ROCKABILLY” – documentario
di Francesco Merini, 2012, 60’
Il film narra la vicenda di Zimmi, musicista bolognese. catapultato improvvisamente nel dramma della questione palestinese.
Il titolo stesso del film riassume in maniera efficace il modo in cui questo avviene. Zimmi arriva in Palestina da persona indifferente e “lontana” altema, ma viene immediatamente ingabbiato dai racconti, dagli sguardi, dallesperanze e dai soprusi che i Palestinesi vivono quotidianamente.
Vicende che narrano di case demolite, di sfratti, di arresti, di uccisioni, di mortificazione, di sete e di fame. Zimmi comprende che i Palestinesi continuano a sperare di poter riavere le proprie terre, le proprie case e le proprievite. Lo fanno alimentando quotidianamente il ricordo della Nakba (la catastrofe) anche, e sopratutto, per le nuove generazioni che, non dimenticando, continuano la loro lotta.
Seguirà la CENA MEDIORIENTALE a cura di ACS e
corti e buoni (costo 15 euro; prenotazioni a info@acsitalia.
it; attenzione: posti limitati!)
Saranno presenti ISMAIL SOBOH di Nablus, EMAD ASFOUR di Gaza e MADIHA SHESHTAWI di Gerico.
Le serate sono organizzate da: Comunità Palestinese del Veneto, ACS, Agronomi e Forestali Senza Frontiere, Al Quds, ARCI Padova, Associazione per la Pace, Associazione IncontrArci, Corti e Buoni, Donne in Nero e Perilmondo onlus
Mercoledì 31.10.2012, ore 20.45 sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta – Padova “JAFFA. LA MECCANICA DELL’ARANCIA” documentario di EYAL SIVAN, 2009, 88’Eyal Sivan, regista israeliano noto per i suoi film non aderenti alle politiche del governo, è stato premiato per il documentario «Jaffa-La meccanica dell’arancia» al Festival internazionale del cinema non-fiction Filmmaker. Jaffa è una città occupata nel maggio 1948 e in gran parte demolita subito dopo. La maggior parte della popolazione, 50.000 persone, fu spinta in mare. Ora «Jaffa» è anche un brand, marchio israeliano di pompelmi e arance palestinesi. Il documentario descrive lo sfruttamento delle risorse, la «meccanica dell’arancia», e l’occupazione della Palestina attraverso filmati d’epoca e interviste a persone comuni o a personaggi della cultura, intellettuali e storici, sia israeliani che palestinesi. Un percorso di narrazione e riflessione che guida lo spettatore fino alla campagna di boicottaggio dei prodotti israeliani e del marchio «Jaffa», rimarcando le responsabilità internazionali dell’oppressione dei palestinesi.
a aMercoledì 7.11.2012, ore 20.45 sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta – Padova “HEART OF JENIN” documentario di Lior Geller e Marcus Vetter, 2008, 51’
Ahmed Khatib, palestinese di 12 anni viene ucciso dai soldati israeliani a caccia di terroristi della Jihad, che lo scambiano per un miliziano. I genitori decisero di donare gli organi anche se sarebbero stati trapiantati a bambini israeliani. «Mio figlio è morto. Forse solo così potrà restituire ad altri la vita – disse allora la mamma Abla, poco più che trentenne -. Che siano arabi o ebrei, non importa». Due anni dopo il padre di Ahmed, Ismail, meccanico del campo profughi di Jenin, 41 anni, quegli «altri» – 5 bambini israeliani che hanno ricevuto il cuore, il fegato, i reni e i polmoni di Ahmed – li ha voluti incontrare. E si è messo in viaggio da Gerusalemme al deserto del Negev. Per guardarli tutti da vicino e cercare forsennatamente in ognuno dei loro gesti, sguardi, sorrisi, un’eco del suo bambino. Per quanto conti in questi casi l’umana illusione, «in loro ho rivisto mio figlio», ha detto con più consapevolezza alla fine del suo itinerario attraverso Israele e attraverso sè stesso.
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Mercoledì 14.11.2012, ore 20.45 sala Fronte del Porto, via Santa Maria Assunta – Padova “TOMORROW’S LAND” documentario di Andrea Paco Mariani e Nicola Zambelli, 2011, 78’Ameer ha solo 12 anni, ma ogni pomeriggio, dopo la scuola, porta al pascolo il gregge di pecore della sua famiglia. Ameer ha un sogno, tramandato di generazione in generazione: vedere la propria terra e il proprio popolo liberati dalle ingiustizie dell’occupazione militare. Tutto questo non è un film, è la realtà quotidiana di Ameer che vive ad At- Tuwani, piccolo villaggio di contadini sulle aride colline a sud-est di Hebron, nella cosiddetta Area C della West Bank. Gli abitanti di At-Tuwani vivono un doppio livello di oppressione: la violenza legalizzata dell’esercito e la violenza dei coloni, tacitamente autorizzata dallo Stato di Israele. A poche centinaia di metri dal villaggio, infatti, sorgono insediamenti di coloni che costituiscono il pericolo maggiore per gli abitanti di At-Tuwani e dei villaggi limitrofi. Attacchi ed incursioni nei villaggi, avvelenamento del bestiame e delle falde acquifere, pestaggi ed intimidazioni, sono all’ordine del giorno, permesse da una silente impunità legale garantita da Israele a questi gruppi eversivi. In risposta a questo consolidato sistema di ingiustizie, da 10 anni in quest’area è nato il Comitato di Resistenza Popolare, diretta espressione della rivolta dei contadini, che agisce in collaborazione con attivisti israeliani ed internazionali, pianificando una serie di azioni nonviolente (azioni di riappropriazione della terra, manifestazioni e cortei contro l’occupazione militare e contro il muro). Storie di resistenza quotidiana, storie di speranze, racchiuse negli sguardi di donne e uomini che sognano di poter donare ai propri figli un futuro di libertà e prosperità. Presenterà il documentario il regista Andrea Paco Mariani.